16/01/09

Raumen, il bisbiglio degli dei.



In molti video giochi capita di vedere le famose "Rune" incise su un arma od un oggetto magico per dargli forza oppure un potere speciale, ma se si chiede ad un giocatore, cosa erano in realtà le rune, ben pochi sapranno dirvi molto più che "un alfabeto" oppure "simboli magici".
Nessuna delle due risposte e giusta, ma neanche sbagliata.
Le rune (il cui nome deriva dal verbo Raumen "bisbigliare" ancora usato in tedesco) erano in pratica un alfabeto, composto da 21 segni cui corrispondeva un conseguente suono vocalico o consonantico (esattamente lo stesso modo in cui usiamo il nostro alfabeto)
vi erano vari tipi di alfabeto runico, di cui il più antico e famoso era il Fuþark, di origine scandinava ed anche il più usato nei video giochi attuali.
  • f f,
  • u u,
  • th,þ þ (th),
  • a a,
  • r r,
  • k k,
  • g g,
  • w w,
  • h h,
  • n n,
  • i i,
  • j j,
  • ï,ei ï (æ, ei),
  • p p,
  • R z (R),
  • s s,
  • t t,
  • b b,
  • e e,
  • m m,
  • l l,
  • ŋ ŋ (ng),
  • d d,
  • o o.



Le sue origini reali sono abbastanza ignote, per certo si tratta di una derivazione dell'alfabeto nord italico (derivante da quello greco che derivava da quello fenicio), ma nessuno sà come arrivò a formarsi completamente, anche se la leggenda della loro origine è affasciante.
Secondo la Hàvamàl (uno dei tanti poemi epici formanti l'edda profetica) Odino, padre degli dei e signore della conoscenza, rimase per nove gioni immolato a se stesso sull'albero del mondo, Yggdrasil:

Veit ek, at ek hekk
vindgameiði á
nætr allar níu,
geiri undaðr
ok gefinn Óðni,
sjalfur sjalfum mér,
á þeim meiði
er manngi veit
hvers af rótum renn.
Við hleifi mik sældu
né við hornigi,
nýsta ek niðr,
nam ek upp rúnar,
æpandi nam,
fell ek aftr þaðan.
(...)
Rúnar munt þú finna
ok ráðna stafi,
mjök stóra stafi,
mjök stinna stafi,
er fáði fimbulþulr
ok gerðu ginnregin
ok reist Hroftr rögna.

Lo so io, fui appeso
al tronco sferzato dal vento
per nove intere notti,
ferito di lancia
e consegnato a Odino,
io stesso a me stesso,
su quell'albero
che nessuno sa
dove dalle radici s'innalzi.
Con pane non mi saziarono
né con corni [mi dissetarono].
Guardai in basso,
feci salire le rune,
chiamandole lo feci,
e caddi di là.
(...)
Rune tu troverai
lettere chiare,
lettere grandi,
lettere possenti,
che dipinse il terribile vate,
che crearono i supremi numi,
che incise Hroftr degli dèi.

Questa secondo la legenda è l'origine delle Rune, gli antichi segni della sapienza nordica.
Le rune infatti secondo i vichinghi ed i popoli che le usavano, avevano anche un significato esterno a quello fonetico, ossia simbolico, ad ogni lettera infatti era associato un elemento, animale, oggetto o divinità, ed imprimere la runa su una spada oppure su delle pietre voleva dire imprimere la forza del simbolo che rappresentavano sulla spada o sulla pietra.
Le pietre divinatorie infatti erano ricoperte di rune, e per usalre le si spargevano a caso su un piano, leggendo letteralmente i simboli che si formavano oppure le parole.
La lettura e la scrittura delle rune non erano fccenda adatta a tutti, infatti solo pochi eletti sacerdoti di Odino potevano manipolare il sacro alfabeto.
Anche se ormai estinto quello runico aveva il vantaggio di essere perfetto per rappresentare tutti i suoni delle lingue scandinave e germaniche che rappresentava (anche se l'afabeto latino l'ha rimpiazzato completamente, lasciando solo nell'islandese la lettera þ "suono th dell'inglese think" come superstite).
Insomma ormai per vedere le rune nel loro antico splendore dobbiamo limitarci a giocare a World of Warcraft, oppure andare in un museo di storia scandinava in scandinavia!

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