La Terra è veramente unica.
Infatti è l’unico pianeta in cui la vita non solo esiste, ma prospera anche in un modo spropositato, in miliardi di forme e in ogni dimensione ed ambiente.
Eppure dovunque noi volgiamo lo sguardo tra le stelle non vediamo altri mondi come la terra, nulla in cui la vita, anche in forme basilari, possa crearsi e sussistere.
Ma perché la terra è unica?
Diciamo che alla fine la presenza della vita su un pianeta o meno dipende da alcune condizioni basilari, che si devono creare, una volta createsi non è difficile che si sviluppi la vita su un dato mondo.
Si ma quali sono dunque queste condizioni?
Innanzitutto va esposto come potrebbe essersi creata la vita, a riguardo vi sono due teorie:
- Panspermia: la vita non si crea su un pianeta ma vi viene portata da delle comete che precipitando su un pianeta vi portano i batteri o comunque i mattoni con i quali si può creare la vita
- Creazione in loco: la vita si origina spontaneamente su mondi che hanno le condizioni adatte.
La Panspermia in se come teoria potrebbe anche essere valida, ma non toglie il dubbio su come si crei la vita (poiché è assodato su una cometa di certo non si può creare).
Dunque quantunque queste comete siano quello che rimane di un pianeta distruttosi viene da domandarsi come si sia creata la vita sul quel pianeta distrutto (e la risposta non può essere una cometa poiché diverrebbe il dilemma dell’uovo e della gallina).
E invece abbastanza probabile che fate delle certe condizioni su un pianeta si possano creare le condizioni per la creazione dei primi aminoacidi e da li delle proteine e delle prime catene basilari di molecole in grado di riprodursi.
Le condizioni base sono le seguenti:
- Il mondo deve orbitare attorno ad una stella stabile, le stelle variabili infatti distruggerebbero le prime molecole complesse per via delle intense radiazioni, inoltre anche se orbitasse in un zona verde di una stella massiccia, come una gigante blu, potrebbe iniziare a sviluppare la vita, ma la breve esistenza della stella farebbe finire il processo in fretta.
- Il mondo deve orbitare alla giusta distanza dalla stella. Quest’altra condizione varia da stella a stella, poiché alcune essendo più luminose e calde concedono zone “verdi” più grandi di stelle più piccole e fredde, la zona “verde” del sole per esempio si estende per circa 20 milioni di chilometri, più vicina la terra sarebbe troppo calda, più lontana gelerebbe inesorabilmente.
- Il mondo non deve essere un gigante gassoso,per gigante gassoso si intende un pianeta senza una superficie ma formato solamente da un mare di idrogeno ed elio, elementi non ottimali. Inoltre un gigante gassoso difficilmente possiede acqua allo stato liquido in forma perenne.
- Il mondo deve possedere acqua liquida, questa condizione è indispensabile poiché è in acqua che avvengono tutte le reazioni chimiche base della vita.
- Il mondo deve possedere una fonte di energia interna, e deve essere munito di un campo magnetico proprio (questa condizione verrà compresa più in là).
Se sussistono queste condizioni (la seconda potrebbe essere anche non necessaria e si capirà a breve perché), la vita possiede le condizioni base per svilupparsi.
Infatti in un pianeta primordiale si creerebbero da sole le molecole base (aminoacidi e proteine) della vita a causa dell’intenso bombardamento ultravioletto che si distrugge i legami chimici tra le molecole ma ionizzandole le rende capaci di combinarsi in nuove disposizioni.
Insomma il caos distrugge ed il caos alimenterebbe questo processo.
La presenza di acqua liquida lo accelererebbe del 700% ed inoltre i probabili oceani creerebbero l’ambiente perfetto per le neonate molecole organiche, infatti l’acqua stessa farebbe da scudo all’eccesso di radiazioni ultraviolette favorendo il processo.
Inoltre la presenza di una crosta solida e di attività vulcaniche interne favorirebbe la formazione di un atmosfera che stabilizzerebbe gli oceani.
La presenza di attività vulcanica mostrerebbe inoltre la presenza di un nucleo attivo e dunque di un probabile campo magnetico, che proteggerebbe le prime cellule ma anche le creature successive dalle tempeste solari di particelle e dai raggi cosmici, evitando quindi la distruzione delle molecole organiche.
La terra possiede tutte queste condizioni, ma non sono tutte necessarie.
Un mondo infatti potrebbe essere lontano dalla sua stella, con la crosta completamente ghiacciata e gli oceani anch’essi, ma potrebbe ospitare la vita in ogni caso.
Come mai?
Se un pianeta di questo tipo possiede un energia interna, quindi attività vulcanica, la crosta ghiacciata potrebbe solo essere esterna e coprirebbe un mare liquido di acqua, nel quale l’energia per la combinazione delle prime molecole organiche verrebbe data dai vulcani stessi (un po’ come sui nostri fondali oceanici a ridosso delle faglie continentali, li i vulcani attivi danno calore e cibo a miriadi di esseri che vivono perennemente in assenza di luce.
Esiste un caso simile nel sistema solare?
Ebbene si, vi è una luna di Giove chiamata Europa, che presenta una superficie completamente ghiacciata ma con delle faglie che si muovono e spostano di continuo (segno che coprono un oceano di acqua liquida).
L’energia interna di Europa e assicurata da Giove stesso e dalle sue forze di marea che fanno smuovere il nucleo di Europa garantendogli una non indifferente attività vulcanica (anche Io un'altra luna di Giove ha lo stesso fenomeno, con la conseguenza che possiede i vulcani più attivi del sistema solare).
Ma si potrebbe creare la vita in un mondo senza acqua?
Potrebbe, ma sarebbe una vita dalle reazioni chimiche e caratteristiche molto diverse dalla nostra, un esempio di simile mondo e Titano, la luna maggiore di Saturno,dove si sono trovati mari interi di idrocarburi, l’unico problema e che a quelle distanze gli idrocarburi sono abbastanza inermi (titano è perennemente a -80 gradi centigradi) e la vita richiede anche energia per iniziare e Titano non è abbastanza vicino al sole da subire un bombardamento ultravioletto come la terra dei primordi ne abbastanza vicino a saturno da risentire delle forze di marea come Europa.
Inoltre gli idrocarburi come brodo primordiale non sono dei migliori perché come detto prima troppo inermi tra di loro e troppo reattivi se in presenza di ossigeno.
Quindi su Titano un dubbio rimane, mentre si cerca ormai fra le stelle un mondo come la terra, sicuri che tra i 100miliardi di stelle nella nostra galassia non possiamo essere gli unici a vederle.
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