Circa otto anni fa il mondo occidentale si era ritrovato, volente o nolente, in una guerra che era sia ideologica che combattuta sul campo.
La guerra fu una logica conseguenza dell’attacco l’11/9 (sulle ragioni dell’attacco, e su tutte le ipotesi di complotto non mi soffermo perché richiederebbe post su post), e porto il tranquillo e dormiente occidente a confrontarsi con realtà che fino a quel momento non ci interessavano e le poche volte che venivano alla luce ci lasciavano solo un retrogusto esotico di paesaggi da mille ed una notte.
Ma poi tutto divenne l’obbiettivo del giorno dopo, e cosi quello che ci sembrava esotico iniziammo a vederlo nella giusta luce (alle volte).
Cosi ci accorgemmo che vi erano paesi in cui le donne non avevano il benché minimo diritto, dove erano sottoposte a tutte le più inumane violenze e privazioni, in cui il loro ruolo nella famiglia era pari se non inferiore a quello di una lavatrice ed incubatrice per i figli dell’uomo maschio padrone.
Pensavamo di aver eliminato quella realtà (almeno dall’afghanistan) avevamo posto le basi della democrazia, della discussione e della parità di sesso in quella terra brulla che non conosce pace da 3000 anni.
Eppure…
Eppure il nostro uomo ( quello che avevamo posto noi a governare tutto e a rendere l’afghanistan un paese moderno) Hamid Karzai fa un passo indietro, forse rendendosi conto che quello che i talebani avevano imposto riguardo a sesso e ruolo sociale alla fine non dispiaceva cosi tanto agli afgani maschi, e promulga non più di una settimana fa una legge.
La legge è semplice, ma ci fa capire quanto noi occidentali abbiamo fallito in questa guerra sia ideologicamente che militarmente, in pratica la donna perde tutti i diritti che aveva acquisito dopo la guerra, e costretta di nuovo a non uscire di casa senza un uomo, a portare il burqa, a non andare a scuola ed addirittura a non ridere.
E vero, questa legge è pensata solo per una minoranza della popolazione quella sciita, 10% della popolazione afgana totale, ma si tratta sempre a comunque di privare le donne di sacrosanti diritti che rendono la vita godibile e non una prigione patriarcale.
Ma la domanda va soprattutto agli occidentali: dopo aver saputo questo, siamo sicuri che avete vinto la guerra?
15/04/09
Talebani, il seguito.
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