26/12/08
Ma non è tutto oro quel che luccica!
Che vi viene da pensare se pensate ai cavalieri medievali?
Di certo a geste eroiche, alla rotta di ronchisvalle, a re Artù, alle crociate ma soprattutto ad un codice di onore e lealtà che vengono ancora oggi additati come cavallereschi:
Umiltà, lealtà, onore, sacrificio, pietà coraggio e cortesia.
Ma ne siete sicuri che fossero cosi i cavalieri?
Mi permetto di ricordarvene le origini, al cavalleria non era romana ne latina, i latini si avevano un corpo di cavalleria ma quello che contava era il legionario, la cavalleria romana aveva un ruolo sostanzialmente secondario (tranne nella fase tardo imperiale).
la cavalleria nasce seriamente in europa con i "barbari" che ruppero le frontiere dell'impero e crearono i regni romano barbarici; furono loro ad ideare la staffa e la sella (fino ad allora si cavalcava a pelo oppure con una coperta subito sotto il cavaliere).
Ma quei cavalieri medievali erano ben diversi dall'essere i nobili gentiluomini che ci si aspetterebbe.
Erano rozzi, analfabeti, sempre in cerca di bottino e di rapina, e facili ad attaccare le mani su chi gli capitava incontro, dei perenni teenager che se non li ammazzava una battaglia col nemico si ammazzavano tra di loro (l'età media era di 30 anni), insomma erano una specie di calamità (imamginatevi un continente intero pieno di siffatta gente)!
L'unica cosa che valeva per loro era la parola data e liberamente concessa, che vincolava anche più di un qualsiasi legame di sangue.
Comunque sia erano un grosso problema questi gruppi di gente armata che girava in tondo sempre a caccia di guai, e la soluzione la dette la chiesa.
Chiaramente preoccupata per le possibili conseguenze al suo patrimonio la chiesa inizio ad interessarsi al problema cavalleria, ed impose alle "barbariche" ma impressinabili genti cavalleresche dei codici di comportamento, che venivano suggellate da un rituale in cui il cavaliere dava la famosa parola.
questi rituali avevano in se qualcosa di impressionante ed inquietante, intorno ad un fuoco i cavalieri si riunivano ed ascoltavano il monaco di turno che con parole infuocate mostrava loro le vite di santi e martiri, non di rado i cavalieri cadevano a terra in estasi (rimanevano dei ragazzoni troppo cresciuti e facilmente impressionabili) e davano al loro parola di cavaliere.
E da li nacque la cavalleria come la conosciamo noi, era circa l'anno 1000 quando si inizio con quest pratiche che durarono fino alla fine delle invasioni vichinghe (che dettero anche alcuni dei migliori cavalieri esistenti), ma dei cavallieri normanni ne parlerò in seguito ;)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento